Il Melograno
1 ottobre 2010 di prodotti-tipici-campania.it
Il Melograno
Si tratta di un albero leggendario di antica tradizione, sinonimo da millenni della fertilità per tutte le culture che si sono lasciate sedurre dai suoi frutti, ricchi di semi di accattivante colore rosso rubino, espressione dell’esuberanza della vita. Non a caso i pittori dei secoli XV e XVI mettevano spesso una melagrana nella mano di Gesù Bambino, alludendo alla nuova vita donataci da Cristo, struggente il ricordo del Carducci per il figlioletto scomparso in tenera età:
“l’albero a cui tendevi
la pargoletta mano
il verde melograno
dai bei vermigli in fiori”
Il melograno è una pianta originaria della Persia e dell’Afganistan ma affonda le sue radici anche nel territorio vesuviano dal quale raccoglie e sublima nei suoi frutti tutte le straordinarie caratteristiche insite nei terreni di origine vulcanica.
Ricchissimo di vitamine, è da millenni, fonte di salvezza per i popoli degli aridi territori dell’Asia, considerato il Re dei frutti anche per il suo particolare picciuolo a forma di corona. “Punica granatum” e’ il suo nome scientifico, il suo fusto che può arrivare anche ai 5 metri d’altezza, è molto ramoso, contorto con una corteccia rosso-grigiastra e rami spinosi. Le foglie sono decidue, oblunghe, per lo più opposte, rigide e lucide. I fiori scarlatti, sbocciano all’estremità dei rami, da maggio a luglio. Il frutto è una grossa bacca coriacea, tondeggiante di colore giallo-arancio, diviso al suo interno in 7-15 cavità nelle quali sono posti i semi, avvolti da una polpa acida o dolce, succosa e trasparente.
La maturazione dei frutti avviene in autunno. Il melograno viene coltivato spesso a scopo ornamentale nei giardini e sui terrazzi nelle regioni più calde, i suoi frutti e i suoi fiori vengono usati per decorare le tavole e le pietanze. Eppure il melograno avrebbe tutti i motivi per meritarsi maggiore considerazione: i suoi frutti sono ricchi di vitamina A e B. Nell’antichità era tenuto in grande considerazione per le sue proprietà terapeutiche. Già 4000 anni fa gli egizi conoscevano le proprietà vermifughe della radice del melograno. In Europa, all’inizio del XIX secolo la scorza di questa radice era molto usata nella lotta contro la tenia; infatti l’analisi moderna ha confermato la presenza di alcaloidi antielmintici, che sono molto efficaci contro le tenie. Recentemente è stato preso in considerazione il succo di melograno per i suoi benefici cardiovascolari. Oltre che vermifugo il melograno è rinfrescante diuretico e tonico. La corteccia del frutto, ricca di tannino è ancora usata in Africa del nord e in Oriente per conciare il cuoio. Con la buccia essiccata si ottiene un ottimo colorante: un caratteristico giallo tendente al verde che è stato ritrovato perfino in alcune tombe egizie. In presenza di ferro essa da’ una tinta nera adatta per farne inchiostro, anche i fiori possono servire per preparare un inchiostro rosso. Il frutto oltre a essere un insolito dessert, è il protagonista di golose gelatine, bevande dissetanti, granite, marmellate. Il succo di melagrana è adoperato in cucina nella preparazione dei dolci, della carne e di liquori deliziosi.
Liquore al Melograno
Ingredienti:
1 litro di succo di melograno
600 gr di zucchero
250 ml di alcool puro a 90°
Spremere il melograno e filtrare il succo.
Versarlo in un tegame a bordi alti e aggiungere lo zucchero.
Far sciogliere lo zucchero a fuoco bassissimo.
Lasciar raffreddare e incorporare l’alcool.
Filtrare e imbottigliare.
Lasciarlo riposare per circa un mese in un luogo buio.
Servire in freddo possibilmente in bicchierini ghiacciati.
p.s.: Se vi piace più alcolico, potete tranquillamente eliminare 100 gr di zucchero.